venerdì 21 settembre 2012
FICHI FICHI
No nessuna canzone old style della tv trash degli anni ottanta.. o non so che anni fossero.. ma frutta.. e cosa se no?
Ecco che da fortunella ho in giardino una bella pianta di fichi, bè sarebbero due piccole, ma forse nella mia mente ne fanno una più grande. Non sono eccezionali come qualità, ma sono naturali e maturati al sole sulla pianta, non è poco. E poi la gioia di raccoglierli e mangiarli direttamente dall'albero dove la lascio? Vecchia scala di legno per me che da sempre apprezzo il sapore dell'antico.. ed ecco qui.. bella pausa pranzo settembrina con sole che ancora generoso.. cosa desiderare di più?
Così dolci e buoni da essere cibo degli dei?
I fichi anticamente erano dedicati al dio Priapo, come simbolo di potenza sessuale e fertilità. E guarda a caso, ammesso che il caso esista, nella Genesi (3:7), Adamo ed Eva dopo aver commesso il famoso peccato Originale cercarono di nascondere le loro nudità sotto le foglie di fico. Per i Greci che son dei furbacchioni, sempre casualmente, i fichi secchi che commerciavano quasi in monopolio erano merce considerata preservatrice della specie.
Per una leggenda la dea Gea fu salvata dal figlio mentre fuggiva da Giove, figlio che fece crescere all’istante un albero di fico nascondendola fra i fitti rami. Per questo motivo, per secoli si è creduto che il fico non potesse mai essere colpito dai fulmini.
Il fico è sacro per gli induisti e i buddisti, è ritenuto il simbolo della conoscenza e della verità. In India la corteccia per le sue proprietà astringenti viene usata per curare il mal di denti.
A Roma ha sempre avuto reputazione positiva, per la sua funzione di fecondatore. I suoi rami usati con un procedimento ancora in uso in alcune zone del Mediterraneo, come fertilizzante.
Sorte meno fortunata nella religione dove una leggenda medioevale narra che Giuda si tolse la vita impiccandosi ad un fico e forse per questo l'albero prese il soprannone di traditore anche se in realtà è per i suoi rami fragili e solo in apparenza robusti. Da bambina mi ripetevano fino alla nausea che non potevo salire sull'albero di fico perchè i rami si sarebbero spezzati. Avevo dimenticato quanto è bello salire sugli alberi e da bambini si è esperti scalatori di questi magnifici esseri viventi.
i fichi più buoni li ho mangiati in Grecia e in Turchia, per la cronaca.
fichi di Lipsi, isola Greca, del Dodecanneso. Un paradiso sia i fichi che l'isola
questa è la mia pianta con tanto di scala verso il cielo
pausa pranzo e sole
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